Google Blacklist: Eslcusione Di Risultati Indesiderati, La Ricerca Diventa Personalizzata
Google ha finalmente resa ufficiale la notizia che circolava da tempo, ovvero la nuova applicazione, rilasciata dalla società di Mountain View, il cui obiettivo principale è quello di aumentare la sicurezza informatica dei propri utenti e di conseguenza la loro fiducia riposta nel web.
Stiamo parlando di Google Blacklist, una funzionalità che attualmente è disponibile soltanto in lingua inglese ma che presto potrebbe arrivare in altre lingue. La blacklist (letteralmente “lista nera”) consiste in un elenco che può comprendere soggetti, come anche entità e/o servizi, ai quali non è concessa l’autorizzazione di svolgere una determinata funzione.
Ma in che cosa consiste nello specifico la blacklist offerta ai propri utenti da Google? In pratica, quando effettuerete una ricerca, accanto ad ogni risultato sarà presente un pulsante per bloccare tutti i risultati o escluderne soltanto alcuni che riterrete “inutili” ai fini della stessa ricerca.
In questo modo, l’utente potrà decidere di rimuovere eventualmente quei siti internet caratterizzati solamente, per esempio, da pubblicità e false informazioni.
Quindi, ricapitolando, se cliccherete sulla voce “bloccare tutti i risultati” che comparirà di fianco ad ogni sito web visualizzato, quello stesso sito non comparirà più tra i risultati delle vostre ricerche future. Ciò significa che gli internauti di tutto il mondo possono personalizzare le proprie pagine di ricerca, escludendo non solo siti ritenuti poco interessanti o di scarsa utilità, ma anche quelli offensivi e pornografici.
Gli utenti, come è possibile leggere sul blog ufficiale di Google (http://googleblog.blogspot.com/2011/03/hide-sites-to-find-more-of-what-you.html) potranno accedere alla blacklist attraverso il pannello di controllo del proprio account in modo tale da rendere più facile da gestire il proprio elenco dei siti esclusi, ed eventualmente apportare delle modifiche.
Lo stesso responsabile per la Search Engine Optimization (SEO) Matt Cutts ha sottolineato più volte come queste liste non siano affatto permanenti, ma al contrario modificabili in base alle scelte effettuate dagli utenti. Tutti i possessori di un account Google potranno infatti sbloccare un indirizzo web precedentemente inserito nella lista nera e tornare così alla sua normale visualizzazione.
L’opportunità che viene data ai navigatori dal più diffuso motore di ricerca, siamo certi che sconvolgerà l’intero mondo della Rete.
C’è già chi guarda dubbioso a questa nuova funzione, temendo che gli utenti possano inserire nella loro personale blacklist dei siti a loro sgraditi ma in realtà non catalogabili nelle cosiddette content farm, ovvero tutte quelle società specializzate proprio nella creazione di contenuti web di scarsa qualità, capaci però di utilizzare le parole chiave più popolari per ottenere posizionamenti più alti possibili nelle classifiche del ranking di Google.
Matilde Geraci
Credo che venire esclusi o “limitati” da Google sia un grande svantaggio. Ormai tutto il mercato dei motori di ricerca è sotto il suo controllo. Gli altri browser devono lottare per le briciole.